Il Viaggio/The Journey
Il Viaggio
Ho preso un treno e nella prima carrozza c'erano un sacco di persone che conoscevo, così li ho salutati tutti ed ero tanto contenta di fare il viaggio con loro. All'improvviso sono usciti tutti dalla carrozza senza preavviso. Io mi sono allarmata e ho incominciato a cercarli per avere delle spiegazioni. Nel corridoio
ho incontrato una persona conosciuta e le ho chiesto notizie degli altri. Mi ha detto che si erano tutti spostati in un'altra carrozza più in su. Ho preso la mia roba e sono andata alla ricerca di questa gente.
La seconda carrozza era piena di persone molto ordinate; mi sembravano dei pendolari. Erano tutti in giacca e cravatta e non mi hanno degnato di uno sguardo.
La terza carrozza conteneva persone povere e disagiate, per la maggior parte extra comunitari. Era senza posti a sedere con coperte per terra sulle quali erano seduti donne e bambini.
Questi piangevano e gridavano: "Aiutami!".
Nella quarta carrozza c'erano delle bambine che creavano dei lavoretti artistici: disegni, ricami, cucito. Erano bravissime! C'era in particolare una bambina molto abile con le mani e stava cucendo un vestito per la sua bambola. Ero molto affascinata da queste mani che si muovevano come una vera professionista così mi sono complimentata con lei. Subito le bambine sono corse verso di me accerchiandomi e chiedendomi dei soldi. Io ci sono rimasta male e gli ho detto che era un peccato che una persona non poteva fare un apprezzamento senza che gli altri se ne approfittassero. Gli ho ricordato che esiste anche il cuore con gli affetti e non solo soldi! Una di queste ragazzine si è commossa ed è scoppiata in lacrime.
Sono andata via.
Nella quinta carrozza era tutto buio e mi sono ritrovata su un autobus. C'erano dei scalmanati che lanciavano oggetti a giro sui passeggeri e uno cercava di molestarmi ma io ho cambiato subito direzione recandomi verso l'autista, anche per sapere dove andava quest'autobus. Ho trovato l'autista ma era in piedi che dirigeva l'autobus come se fosse un sottomarino, spiando attraverso un visore. L'ho informato che ero persa e che avevo solo il biglietto per il treno. Lui mi ha guardata male e da quello sguardo ho capito che sarebbe stato un problema grosso per lui da risolvere.
Mi sfuggiva di continuo pur di non rispondermi ma io continuavo a chiedergli: "Ma dove va quest'autobus?" Poi, all'improvviso, mi ha lanciato un oggetto di gomma che mi ha colpito ad una gamba. Ho gridato forte che le mie gambe erano malate e lui mi aveva fatto male. Infatti mi bruciavano tantissimo. Si è messo a ridere. Io volevo scendere e mi sono accorta di avere lasciato borsa e cappotto in fondo all'autobus. Dovevo scegliere quali dei due mali affrontare: il molestatore o il violento.
Vado verso l'autista e avvicinandomi al suo orecchio, grido forte:
"Si può sapere dove diavolo va quest'autobus?!"
Lui risponde subito gridando: "Si può sapere dove diavolo vuoi andare?!"
Mi ha sorpreso con questa risposta tanto che io l'ho minacciato con un pugno e gli ho detto: "Lo vedi questo? Te lo farò ingoiare se non la smetti di fare il prepotente con me!!!"
Poi mi sono svegliata...
The Journey
I took a train and in the first carriage there were loads of people I knew, so I greeted them all and was very happy to travel together with them. Suddenly they all left the carriage without any warning. I got worried and started to look for them to get some kind of explanation from them. In the corridor I met a familiar person and asked for some news of the others. He told me they had all moved into another carriage further up. I collected my things and went looking for these people.
The second carriage was full of very smart people; they must have been commuters. They were all wearing a jacket and tie and did not even glance at me.
The third carriage carried poor and needy people, mostly non-community members. It had no seats with blankets on the floor where women and children were seated. They were weeping and crying out: "Help me!".
In the fourth carriage there were some young girls who were creating artistic works: drawing, embroidery, sewing. They were very good! There was a little girl in particular who was very talented with her hands and was making a dress for her doll. I was so fascinated watching her hands move like a real expert so I congratulated her. As soon as I said that the girls ran round me and asked for money. I felt really disappointed and told them it was such a shame that a person could not make an appreciation without people taking advantage. I reminded them that there also exists a heart with affection and not only money! One of the girls got emotional and started crying. I went away.
In the fifth carriage it was all dark and I found myself on a bus. There were some rowdy boys who were throwing stuff around at the passengers and one of them tried to molest me but I quickly changed direction and went towards the driver, even because I wanted to know where the bus was going. I found the driver, who was standing and piloting the bus as if it were a submarine, spying across a viewer. I informed him that I was lost and had only a train ticket. He gave a me a dirty look and by that look I realised that it was going to be a serious problem for him to solve.
He kept on avoiding me as he had no wish to give me an answer but I kept on asking: "But where is this bus going to?"
Then, suddenly, he threw a rubber object at me which hit one of my legs.
I screamed that my legs were not well and he had hurt me.
In fact they were really burning me. He burst out laughing. I wanted to get off and I realised that I had left my bag and coat at the back of the bus. I had to make a choice between facing one of two evils: the harraser or the brute.
I went towards the driver, got close to
his ear and shouted:
"Where the hell is this bus going?!"
He quickly replied shouting:
"Where the hell do you wanna go?!"
His reply surprised me so much that I threatened him with my fist and said: "Do you see this? I'll shove it down your throat if you don't stop bullying me!!!"
Then I woke up...
© misspoetmiki words only
Ho preso un treno e nella prima carrozza c'erano un sacco di persone che conoscevo, così li ho salutati tutti ed ero tanto contenta di fare il viaggio con loro. All'improvviso sono usciti tutti dalla carrozza senza preavviso. Io mi sono allarmata e ho incominciato a cercarli per avere delle spiegazioni. Nel corridoio
ho incontrato una persona conosciuta e le ho chiesto notizie degli altri. Mi ha detto che si erano tutti spostati in un'altra carrozza più in su. Ho preso la mia roba e sono andata alla ricerca di questa gente.
La seconda carrozza era piena di persone molto ordinate; mi sembravano dei pendolari. Erano tutti in giacca e cravatta e non mi hanno degnato di uno sguardo.
La terza carrozza conteneva persone povere e disagiate, per la maggior parte extra comunitari. Era senza posti a sedere con coperte per terra sulle quali erano seduti donne e bambini.
Questi piangevano e gridavano: "Aiutami!".
Nella quarta carrozza c'erano delle bambine che creavano dei lavoretti artistici: disegni, ricami, cucito. Erano bravissime! C'era in particolare una bambina molto abile con le mani e stava cucendo un vestito per la sua bambola. Ero molto affascinata da queste mani che si muovevano come una vera professionista così mi sono complimentata con lei. Subito le bambine sono corse verso di me accerchiandomi e chiedendomi dei soldi. Io ci sono rimasta male e gli ho detto che era un peccato che una persona non poteva fare un apprezzamento senza che gli altri se ne approfittassero. Gli ho ricordato che esiste anche il cuore con gli affetti e non solo soldi! Una di queste ragazzine si è commossa ed è scoppiata in lacrime.
Sono andata via.
Nella quinta carrozza era tutto buio e mi sono ritrovata su un autobus. C'erano dei scalmanati che lanciavano oggetti a giro sui passeggeri e uno cercava di molestarmi ma io ho cambiato subito direzione recandomi verso l'autista, anche per sapere dove andava quest'autobus. Ho trovato l'autista ma era in piedi che dirigeva l'autobus come se fosse un sottomarino, spiando attraverso un visore. L'ho informato che ero persa e che avevo solo il biglietto per il treno. Lui mi ha guardata male e da quello sguardo ho capito che sarebbe stato un problema grosso per lui da risolvere.
Mi sfuggiva di continuo pur di non rispondermi ma io continuavo a chiedergli: "Ma dove va quest'autobus?" Poi, all'improvviso, mi ha lanciato un oggetto di gomma che mi ha colpito ad una gamba. Ho gridato forte che le mie gambe erano malate e lui mi aveva fatto male. Infatti mi bruciavano tantissimo. Si è messo a ridere. Io volevo scendere e mi sono accorta di avere lasciato borsa e cappotto in fondo all'autobus. Dovevo scegliere quali dei due mali affrontare: il molestatore o il violento.
Vado verso l'autista e avvicinandomi al suo orecchio, grido forte:
"Si può sapere dove diavolo va quest'autobus?!"
Lui risponde subito gridando: "Si può sapere dove diavolo vuoi andare?!"
Mi ha sorpreso con questa risposta tanto che io l'ho minacciato con un pugno e gli ho detto: "Lo vedi questo? Te lo farò ingoiare se non la smetti di fare il prepotente con me!!!"
Poi mi sono svegliata...
The Journey
I took a train and in the first carriage there were loads of people I knew, so I greeted them all and was very happy to travel together with them. Suddenly they all left the carriage without any warning. I got worried and started to look for them to get some kind of explanation from them. In the corridor I met a familiar person and asked for some news of the others. He told me they had all moved into another carriage further up. I collected my things and went looking for these people.
The second carriage was full of very smart people; they must have been commuters. They were all wearing a jacket and tie and did not even glance at me.
The third carriage carried poor and needy people, mostly non-community members. It had no seats with blankets on the floor where women and children were seated. They were weeping and crying out: "Help me!".
In the fourth carriage there were some young girls who were creating artistic works: drawing, embroidery, sewing. They were very good! There was a little girl in particular who was very talented with her hands and was making a dress for her doll. I was so fascinated watching her hands move like a real expert so I congratulated her. As soon as I said that the girls ran round me and asked for money. I felt really disappointed and told them it was such a shame that a person could not make an appreciation without people taking advantage. I reminded them that there also exists a heart with affection and not only money! One of the girls got emotional and started crying. I went away.
In the fifth carriage it was all dark and I found myself on a bus. There were some rowdy boys who were throwing stuff around at the passengers and one of them tried to molest me but I quickly changed direction and went towards the driver, even because I wanted to know where the bus was going. I found the driver, who was standing and piloting the bus as if it were a submarine, spying across a viewer. I informed him that I was lost and had only a train ticket. He gave a me a dirty look and by that look I realised that it was going to be a serious problem for him to solve.
He kept on avoiding me as he had no wish to give me an answer but I kept on asking: "But where is this bus going to?"
Then, suddenly, he threw a rubber object at me which hit one of my legs.
I screamed that my legs were not well and he had hurt me.
In fact they were really burning me. He burst out laughing. I wanted to get off and I realised that I had left my bag and coat at the back of the bus. I had to make a choice between facing one of two evils: the harraser or the brute.
I went towards the driver, got close to
his ear and shouted:
"Where the hell is this bus going?!"
He quickly replied shouting:
"Where the hell do you wanna go?!"
His reply surprised me so much that I threatened him with my fist and said: "Do you see this? I'll shove it down your throat if you don't stop bullying me!!!"
Then I woke up...
© misspoetmiki words only
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